Con i primi freddi inizia ad essere un pò più difficile vestirsi, non tanto per la vita di tutti i giorni -dove ci si può vestire più comode e calde- quanto nei weekend, magari per qualche serata che sia una pizza o un cinema o quello che preferite, ci si ritrova sempre a dover scegliere tra: l'essere carine ma morir di freddo o l'essere coperte ma assomigliare all'omino michelin, che poi si sà, noi donne siamo freddolose!
Proprio perchè cercavo qualche idea per la sera, ho sbirciato sui vari siti di abbigliamento, dove più o meno tutti propongono vestitini -lunghi o corti, larghi o aderenti, a fantasia o tinta unita- abbinati a maxi cardigan e stivaletti (immancabili d'inverno). Dopo aver sfogliato l'impossibile, la mia scelta è ricaduta su questi capi e ho creato il mio personale abbinamento.
Promuovete o bocciate? Al pubblico l'ardua sentenza!
#1vestito con zip MANGO 39.99 / #2 cardigan lana MANGO 44.99 / #3 d stivaletti pelle MANGO 69.99 / #4 borsa MANGO 39.99 / #5 orecchini MANGO 7.99 /
#6 sciarpa a quadri MANGO 25.99 / #7 anelli MANGO 7.99 /
#8 smalto 846 rosso metallico KIKO 1.90
#6 sciarpa a quadri MANGO 25.99 / #7 anelli MANGO 7.99 /
#8 smalto 846 rosso metallico KIKO 1.90
◆
{SF}
Sin da ragazzina ho sempre adorato fare test, avete presente quei test che si trovavano sui giornaletti? Ecco, si, proprio quelli!
Con molto imbarazzo vi confesso che a volte compravo le riviste esclusivamente per i test, e a scuola durante la ricreazione mi divertivo a rispondere con le amiche.
C'è un aneddoto che devo assolutamente raccontarvi -per farvi capire dove arriva la mia pazzia-: Ai tempi della scuola organizzammo un signor pigiama party da una mia amica che aveva casa vuota per il week end, così preparammo ogni cosa, ricordo ancora come arrangiammo il salone, praticamente le smontammo casa e dormimmo in quattro su un divano letto!
Io decisi di contribuire portando il mio "fantastico" quadernino pieno zeppo di test ritagliati dai vari giornaletti accumulati negli anni, tra i vari avevo anche quelli della rivista di barbie -giusto per ridicolizzarmi ancor di più-, ditemi che la compravate anche voi, ve prego, assecondatemi.
Quando lo cacciai vennì bellamente derisa, ma dentro di me sapevo che si sarebbero ricredute... così dopo essere tornate a casa, contente perchè facemmo un pò più tardi del solito, e dopo aver preso una piccola ramanzina dal fratello più grande di lei per aver fatto tardi, decisi di rigiocarmi la carta dei test. Sarà stato per il sonno che iniziava a bussare alla nostra porta o perchè non avevano la forza di contraddirmi, iniziammo a fare stì test, così tra una risposta e un'altra, tra una risata e l'altra perchè ci raccontavamo i vari aneddoti che ne venivano fuori, siamo andate avanti per qualche oretta, finchè finimmo stremate! Posso assicurarvi però, che piacquero un sacco, ancora adesso raccontano di quella volta che svoltammo la serata grazie ai miei test ritagliati e conservati con cura.
Vi ho raccontato tutto questo per dirvi che ho ripreso il mio quadernino tra le mani (per stremare anche voi), e sfogliandolo ho trovato questo simpatico -come una spina nel sedere- test sull'autunno, preso da un vecchissimo giornalino a fumetti del 2002 -mica pizze e fichi-
Allora, prendete carta e penna e segnate le risposte, per sapere come vi approcciate all'autunno, perchè sì, avete bisogno di un test per saperlo, e poi ho fatto queste slide tanto carine su photoshop, volete mica deludermi? Scrivetemi il risultato nei commenti! =P
/risposte:
Bene, stando a questo test, il mio autunno sarà sicuramente dolce, e devo dire che non ha tutti i torti, io adoro l'autunno... adoro passeggiare per i viali stracolmi di foglie gialle e arancioni, adoro i maglioni, le sciarpe e robe varie e mi piace sentire l'aria pungente sulla faccia... mi piace avere la scusa per poter bere una cioccolata calda, l'odore delle torte calde, le candele profumate e il rumore della pioggia quando si è a letto!
Voi? Dolce o salato?
Voi? Dolce o salato?
◆
{SF}
Mettetevi comodi, magari preparatevi un tè o un caffè perchè questo post sarà un pò lunghetto, vi racconto la mia giornata all'expo 2015!
Due weekend fà sono stata a Milano in occasione, appunto, dell'expo, solo adesso stò realizzando la cosa visto che è stato organizzato tutto in fretta e senza avere il tempo di informarmi un minimo su quale padiglione visitare o quale evitare... è stato tutto scelto al momento, una cosa senza pretese insomma, e come tutte le cose che non ti aspetti, ti stupiscono sempre positivamente!
Sono partita con mia sorella e il suo ragazzo per Milano venerdì sera (grazie a La folle per i preziosi consigli sul viaggio in aereo), all'expo però ci sono stata solo un giorno (domenica), in piena settimana della moda quindi vi lascio immaginare la confusione che c'era. Se state progettando di farci un salto in quest'ultimo mese vi consiglio di evitare i weekend perchè vi ritroverete a fare il doppio della fila, inoltre se avete intenzione di vederlo per bene vi consiglio di andarci per più di un giorno perchè in uno solo è impossibile vedere tutto.
Avendo la fortuna di avere degli amici milanesi, che ci hanno scarrozzato a destra e a manca, abbiamo evitato i mezzi super affollati -anche quelli- e per evitare ulteriori file abbiamo deciso di entrare dall'ingresso opposto a quello principale (accesso est, roserio) e quindi di conseguenza abbiamo girato i padiglioni al contrario lasciandoci il "famoso" padiglione zero per ultimo -ma questi son dettagli- (gente furba noi =P)
Nonostante la nostra astuta scelta di entrare dal lato opposto, i padiglioni erano comunque già pieni, anche perchè noi dormiglioni ce la siamo presa comoda, reduci da un sabato sera insonne passato a guardare la partita del napoli e festeggiare -ogni scusa è buona-.
Il primo padiglione ad accoglierci è stato quello della russia dove c'era una fila discreta quindi nel giro di cinque minuti eravamo dentro.
Premetto che da ora in poi le descrizioni dei padiglioni saranno semiserie, se volete una descrizione accurata e meritiera non è certo questo il posto, ci sono i siti ufficiali per quello, quelle riportate sotto sono semplicemente le opinioni di una ventenneequalcosa decerebrata e mezza addormentata, quindi come si dice non pijate d'aceto se leggete qualcosa che non vi garba! -onde evitare polemiche, io metto le mani avanti e mi insulto da sola così vi evito la fatica-
Fatte le dovute premesse, parlavamo della Russia (come potete vedere in foto), il padiglione ha questa "ala specchiata" -perdonate la mia terminologia spicciola- che testuali parole prese dal sito ufficiale: "come un fulmine, il padiglione rappresenta il movimento e l'aspirazione verso l'alto", all'interno del padiglione poi, sempre testuali parole: "il padiglione Russia illustra le dimensioni del proprio paese in termini di produzione agricola. Le riserve idriche e le terre arabili, i grandi scienziati russi e il loro contributo, la varietà di cucine e tradizioni dei popoli della Russia: tutto questo viene presentato in maniera fruibile e divertente, includendo percorsi interattivi e degustazioni di cibi e bevande". Ora sarà che eravamo ancora addormentati ma io la degustazione di cibi non l'ho vista, però posso confermare sulle bevande, ci hanno offerto una dissetante bevanda chiamata dragoncello, che a me non è piaciuta per niente e ho sentito molte persone paragonarla al colluttorio -quindi fate vobis- però a parte questo il padiglione è molto bello, merita una visita e poi è stato a onor del vero il padiglione più gentile, le hostess erano sempre lì sorridenti e a disposizione a spiegarti tutto quello che chiedevi.
Dopo la Russia è stata la volta dell'Estonia che tra quelli che ho visitato è stato uno dei padiglioni più belli. Il padiglione è tutto in legno: "I produttori estoni di case in legno sono famosi per la qualità del proprio lavoro e dei materiali che utilizzano, e questa è una delle ragioni per cui l'Estonia è tra i maggiori esportatori di case in legno al mondo." All'interno del Padiglione ci sono diverse aree: "ogni box sviluppa un tema presentandolo ai visitatori con video, immagini, testi interessanti; alcuni sono installazioni interattive che offrono un'esperienza unica grazie alla partecipazione attiva di chi osserva", vi consiglio il box sulla foresta che è molto carino, creato proprio per cercare di trasmettere la sensazione che si prova camminando in un bosco. Da non perdere anche la foresta estone (al secondo piano),"la foresta è munita di comode panchine in legno, con una particolarità: ogni qualvolta un visitatore vi si siede, un uccello estone comincia a cantare. Date le numerose panchine, più alto sarà il numero di visitatori seduti, più saranno gli uccelli a cantare, come in una splendida sinfonia della natura. Una serie di totem ai due lati della foresta, cosente poi di "spiare" le attività quotidiane degli uccelli e degli animali estoni per mezzo di videocamere."
Da non dimenticare poi le altalene, presenti su ogni piano.
A parte le cose ovvie, questo padiglione a me è piaciuto molto proprio perchè ti coinvolgeva, l'unica parola che mi viene per descrivere questo padiglione è: interattivo: sentivi, vedevi, toccavi e ti divertivi. La foresta ad esempio era bellissima, sentivi gli uccelli, spiavi gli orsi e altri animali, anche per i bambini, che era impossibile tenerli concentrati per più di 3 minuti, era interessante, erano tutti lì concentrati a guardare.
Un padiglione che credo sia simile (nel senso che ha ricreato una vera e propria foresta) è quello dell'Austria che purtroppo non ho avuto la fortuna di vedere per le 4ore di attesa, peccato, mi sarebbe piaciuto tanto, se voi avete tempo visitatelo perchè ne ho sentito parlare solo che bene e anche i video che ho visto lo confermano. (se vi interessa leggere, vi linko quest'articolo de 'Il post' in merito al padiglione con annessa fotogallery).
Una volta ingranato, ho scoperto che ogni padiglione aveva un timbro, perchè all'entrata principale davano una specie di passaporto (alla modica cifra di 5euri); così ad ogni padiglione che visitate potete mettere un timbro. L'idea è carina, ma considerato che l'ho scoperto 2 padiglioni dopo... ho tergiversato sulla mappa che avevo preso all'ingresso, fà lo stesso!
Terzo padiglione visitato: l'Oman: "Il grande padiglione rappresenta una cittadina che richiama le architetture tipiche del sultanato." Se devo essere sincera, a me personalmente non mi ha colpito per niente.
Poi è stata la volta della Slovacchia che purtroppo non siamo riusciti a visitare all'interno per via della fila, dall'esterno vi assicuro che meritava, però il tempo era quello che era. "All'interno è stata allestita una mostra d'arte contemporanea ispirata al cibo e alla cultura slovacca, con installazioni e sculture che meravigliano e divertono." "Indossando speciali occhiali a realtà virtuale si possono visitare le meraviglie del territorio slovacco, entrare in castelli incantati e volare su silenziose foreste." Il padiglione è stato costruito come luogo per "fare il pieno di energie" in tutti i sensi, infatti all'esterno è possibile ricaricare i vostri smartphone gratuitamente, tenetelo a mente perchè vi assicuro che vi ritornerà utile! Sempre all'esterno del padiglione, troverete delle cyclette che vi prepareranno un dolcissimo zucchero filato sotto i vostri occhi, mentre pedalate.
Accanto c'era il padiglione del Giappone, inavvicinabile, per visitarlo c'erano ben 6ore di attesa e crescevano sempre di più, neanche alcune persone che ci lavoravano nell'expo sono riuscite a visitarlo, pensate un pò! Se vi accontentate vi lascio il link a questo video, giusto per farvi un'idea.
Visto che per ogni padiglione c'era da fare una consistente fila, abbiamo deciso di visitare il padiglione degli Stati Uniti che era uno dei tanti che tenevamo a visitare e per il quale eravamo disposti a metterci in fila, ma l'attesa non ha soddisfatto le aspettative, è stato abbastanza deludente direi, sarà che essendo cresciuta con il mito dell'america mi aspettavo chissà cosa... anche i souvenir non erano un granchè. "La rampa d'accesso allo spazio espositivo è composta da legno recuperato dal pontile di Coney Island, andato distrutto dopo l'uragano Sandy." "E' senz'altro l'orto verticale l'aspetto che colpisce di più del padiglione degli Stati Uniti. Una grande parete divisa in pannelli motorizzati per rivolgersi sempre verso il sole."
Se vi può interessare, nei paragi il padiglione Usa ha allestito l'angolo "Food truck nation" dove potrete avere l'occasione di assaggiare i loro piatti tipici, ci avevano parlato bene di un panino con l'aragosta ma abbiamo passato, sempre per via delle interminabili code, maremma che fila che c'era!!
Lungo la strada ho trovato un bancone con una simpatica cinesina che vendeva i classici biscotti della fortuna e non potevo non prenderli. Li ho sempre voluti provare, più che altro per la frase ma non sono mai andata in un ristorante cinese, non ne ho mai avuto il coraggio così ne ho approfittato.
Un padiglione che avrei tanto voluto visitare -ma non ho visto per mancata approvazione del resto del gruppo- era il padiglione della Svizzera, molto interessante a mio avviso: "Il padiglione presenta una grande piattaforma aperta con quattro torri visibili da lontano, riempite di prodotti alimentari. I visitatori accedono alle torri attraverso gli ascensori e, una volta arrivati in cima, possono servirsi dei prodotti. Man mano che le torri si svuotano le piattaforme su cui poggiano si abbassano, modificando la struttura del padiglione." E' o non è una figata questa roba delle torri? Solo questo valeva una visita, per non parlare del ristorante e dei loro formaggi (io adoro i formaggi), mi stò ancora mangiando le mani, uffa!!
Approfittando della controra, abbiamo visitato la Spagna che aveva pochissima fila... e forse ho capito il perchè, non diceva nulla! C'erano solo video, con la stanchezza addosso che iniziava a farsi sentire non c'era la voglia di ascoltare e diciamocelo francamente, ma chi si mette ad ascoltare i video in un contesto del genere? Sul sito spiegano: "Le 20 valigie proittano altrettante proposte visive (ognuna dedicata a un alimento)." ..e poi ancora e ancora video.
Visto che abbiamo saltato il pranzo perchè c'erano da fare file chilometriche anche per prendere un semplice caffè, nel pomeriggio ci siamo fermati alla bulangerie francese. Per il padiglione che ve lo dico a fare c'era da fare la coda e, le altre persone che erano con me non erano entusiaste di visitarlo, però sempre se vi capita di andarci io ve lo consiglio, a me ispirava. Su instagram poi ho trovato questa tazza carinissima che è possibile acquistare come souvenir all'interno del padiglione, a saperlo prima ci sarei andata anche da sola. La boulangerie offriva prodotti tipici francesi ovviamente, quindi croissant, madelein (le mie preferite), croq baguette, crepes... come si vede in foto, avevo voglia di salato e ho quindi optato per la croq baguette che io ho trovato buonissima mentre il resto del gruppo mi ha praticamente maledetta, secondo loro era troppo "formaggiosa", diciamo pure però che non nutrivano molta simpatia nei riguardi dei francesi!
Una volta messo a posto lo stomaco, siamo andati a vedere il padiglione del Regno Unito che ho trovato semplice ma allo stesso tempo coinvolgente: "La visita si ispira al movimento di un'ape, a partire da un frutteto, passando per un prato fiorito fino al ritorno all'alveare, il tutto accompagnato dai rumori e dagli effetti visivi registrati da un vero alveare in Regno Unito."
Come succede ogni volta che si và in qualche posto, quando si è in tanti si finisce sempre per discutere, poichè ognuno vorrebbe fare a modo suo e il tempo è limitato... alla fine abbiamo deciso di quietare gli animi con un pò di cioccolata. Ci ha pensato il padiglione della Perugina a consolarci un pò, aveva un'allestimento bellissimo, enormi quadrati di plexiglass pieni di baci, stelline dappertutto, una parete stellata piena di post it con frasi e dediche, cioccolata in ogni angolo, alla fine un bacio perugina ci ha messi tutti d'accordo! ;)
Di fronte al padiglione della Perugina troverete i padiglioni dedicati al riso, all'interno è possibile gustare diversi menù (ovviamente a base di riso) a prezzi abbastanza economici -o almeno così ho sentito dire-
Accanto ai padiglioni del riso c'era quello del Vietnam che si aggiunge alla lunga lista dei padiglioni che avrei voluto vedere ma dopo la discussione non mi sembrava il caso di proporre una cosa che andava solo a me. "Il padiglione del Vietnam è a forma di fiore di loto e questo simbolo del paese si potrà anche degustare in diverse preparazioni del ristorante."
Come penultimo padiglione della serata, abbiamo deciso di fare un salto in Brasile, nel vero senso della parola visto che il padiglione posside una rete sospesa sulla quale ci si può divertire (scusate per le foto, ho dimenticato di fotografare la rete per intero ma se ne vede un pò nella foto sopra). "Il Brasile è tra i più grandi produttori agricoli al mondo." "Il cuore pulsante del padiglione è una rete interattiva che collega i tre piani. Camminando sulla rete sospesa, i visitatori interagiscono con l'ambiente circostante: dei sensori, infatti, rilevano i movimenti trasferendo impulsi che modificano il suono e la luce circostante." Davvero molto carino.
In ultimo, il Padiglione zero (che come i soliti bastian contrari abbiamo visitato per ultimo): "vogliamo proporre un racconto che parte dalla memoria dell'umanità, percorre le varie fasi dell'evoluzione del suo rapporto con la natura e arriva fino alle forti contraddizioni dell'alimentazione contemporanea." Il padiglione è molto intuitivo e davvero toccante, ogni sala raccontava una tappa, a me è piaciuta molto la scenografia della borsa, una sala con una schermata piena di numeri che cambiavano freneticamente e in sottofondo le urla di voci incomprensibili, che volevano sottolineare appunto la vita frenetica di adesso.
Usciti dal padiglione ci siamo affrettati per vedere lo spettacolo dell'albero della vita che mi è piaciuto un sacco, vale davvero la pena vederlo, nonostante il ritardo (cominciava alle nove) siamo riusciti a trovare un bel posto che mi ha permesso di fare foto senza persone davanti. =P
L'albero si trova vicino al padiglione Italia, che non ho dimenticato, è solo che anche lì c'erano ben 5ore di attesa, quindi con grande dispiacere non ci è stato possibile visitarlo.
Finito lo spettacolo eravamo morti, in tutti i sensi, di fame e di stanchezza, avevamo bisogno di rilassarci dopo una giornata in corsa contro il tempo. Abbiamo deciso (pacificamente, ci tengo a sottolineare) di cenare in Olanda (Paesi Bassi), l'unico stand open air. Il posto ci era già piaciuto di giorno e per questo motivo ce lo siamo tenuto per la sera. "Il padiglione Olandese si ispira a un vero e proprio luna park con una ruota panoramica." "Il padiglione è formato da una serie di food truck nei quali è possibile assaggiare i prodotti tipici olandesi. Il primo quello dei pancake a cui segue quello in cui vengono preparate le tradizionali patatine fritte (dutch fries) e le meatballs, una sorta di polpette anch'esse fritte; il tutto immerso in una atmosfera di festa, in cui le luminarie e i concertisti che si susseguono sul palco del padiglione rispecchiano perfettamente l'anima dei tipici festival olandesi. Il camioncino dei Worstenbrood, il pane con la salsiccia tipico del paese che ha dato i natali a Vincent Van Gogh, e quello della ABC (alternative burger collective), in cui viene preparato l'hamburger di alghe, sono le attrazioni principali di questa zona del padiglione insieme a quello JUST SAY CHEESE in cui sfilano tutti i più famosi formaggi olandesi. La visita al padiglione termina con lo shop, dove è possibile trovare i prodotti tipici olandesi." Noi abbiamo mangiato gli hamburger dell'ABC e sono stati buonissimi, forse un pò troppo piccantelli, ma si facevano mangiare comunque (sia il vegetariano che ho preso io, sia quello di carne), era tutto buonissimo, anche il frozen yogurt e la birra, la location anche meritava, con tutti questi furgoncini colorati e illuminati aveva davvero un'atmosfera da parco giochi. Io ho comprato anche i tipici zoccoletti olandesi da appendere nella bacheca -già strapiena di roba- che ho a casa. Secondo il mio modesto parere era il miglior padiglione "by night", di sicuro il più allegro e movimentato, il dj ha trasformato tutto in una discoteca all'aperto, la gente allegra che ballava, amici e birra, che si può volere di più?
Quando si è avvicinata l'ora della chiusura non volevamo andare via, infatti ci siamo avvicinati all'uscita moolto lentamente, non contenti ci siamo concessi anche un giro per Milano, tutta illuminata, l'arco della pace di notte è bellissimo -ma quanto mi piace girare di notte a me?!- *.*
In conclusione, doppio pollice in sù per Expo2015, nonostante le polemiche e i pareri iniziali -che mi avevano un pò scoraggiata- mi è piaciuto tanto, se avete la possibilità o se siete ancora indecisi se andare o meno, io ve lo consiglio vivamente, ne vale la pena ve lo assicuro! ;)
Nonostante la nostra astuta scelta di entrare dal lato opposto, i padiglioni erano comunque già pieni, anche perchè noi dormiglioni ce la siamo presa comoda, reduci da un sabato sera insonne passato a guardare la partita del napoli e festeggiare -ogni scusa è buona-.
Il primo padiglione ad accoglierci è stato quello della russia dove c'era una fila discreta quindi nel giro di cinque minuti eravamo dentro.
Premetto che da ora in poi le descrizioni dei padiglioni saranno semiserie, se volete una descrizione accurata e meritiera non è certo questo il posto, ci sono i siti ufficiali per quello, quelle riportate sotto sono semplicemente le opinioni di una ventenneequalcosa decerebrata e mezza addormentata, quindi come si dice non pijate d'aceto se leggete qualcosa che non vi garba! -onde evitare polemiche, io metto le mani avanti e mi insulto da sola così vi evito la fatica-
Fatte le dovute premesse, parlavamo della Russia (come potete vedere in foto), il padiglione ha questa "ala specchiata" -perdonate la mia terminologia spicciola- che testuali parole prese dal sito ufficiale: "come un fulmine, il padiglione rappresenta il movimento e l'aspirazione verso l'alto", all'interno del padiglione poi, sempre testuali parole: "il padiglione Russia illustra le dimensioni del proprio paese in termini di produzione agricola. Le riserve idriche e le terre arabili, i grandi scienziati russi e il loro contributo, la varietà di cucine e tradizioni dei popoli della Russia: tutto questo viene presentato in maniera fruibile e divertente, includendo percorsi interattivi e degustazioni di cibi e bevande". Ora sarà che eravamo ancora addormentati ma io la degustazione di cibi non l'ho vista, però posso confermare sulle bevande, ci hanno offerto una dissetante bevanda chiamata dragoncello, che a me non è piaciuta per niente e ho sentito molte persone paragonarla al colluttorio -quindi fate vobis- però a parte questo il padiglione è molto bello, merita una visita e poi è stato a onor del vero il padiglione più gentile, le hostess erano sempre lì sorridenti e a disposizione a spiegarti tutto quello che chiedevi.
Dopo la Russia è stata la volta dell'Estonia che tra quelli che ho visitato è stato uno dei padiglioni più belli. Il padiglione è tutto in legno: "I produttori estoni di case in legno sono famosi per la qualità del proprio lavoro e dei materiali che utilizzano, e questa è una delle ragioni per cui l'Estonia è tra i maggiori esportatori di case in legno al mondo." All'interno del Padiglione ci sono diverse aree: "ogni box sviluppa un tema presentandolo ai visitatori con video, immagini, testi interessanti; alcuni sono installazioni interattive che offrono un'esperienza unica grazie alla partecipazione attiva di chi osserva", vi consiglio il box sulla foresta che è molto carino, creato proprio per cercare di trasmettere la sensazione che si prova camminando in un bosco. Da non perdere anche la foresta estone (al secondo piano),"la foresta è munita di comode panchine in legno, con una particolarità: ogni qualvolta un visitatore vi si siede, un uccello estone comincia a cantare. Date le numerose panchine, più alto sarà il numero di visitatori seduti, più saranno gli uccelli a cantare, come in una splendida sinfonia della natura. Una serie di totem ai due lati della foresta, cosente poi di "spiare" le attività quotidiane degli uccelli e degli animali estoni per mezzo di videocamere."
Da non dimenticare poi le altalene, presenti su ogni piano.
A parte le cose ovvie, questo padiglione a me è piaciuto molto proprio perchè ti coinvolgeva, l'unica parola che mi viene per descrivere questo padiglione è: interattivo: sentivi, vedevi, toccavi e ti divertivi. La foresta ad esempio era bellissima, sentivi gli uccelli, spiavi gli orsi e altri animali, anche per i bambini, che era impossibile tenerli concentrati per più di 3 minuti, era interessante, erano tutti lì concentrati a guardare.
Un padiglione che credo sia simile (nel senso che ha ricreato una vera e propria foresta) è quello dell'Austria che purtroppo non ho avuto la fortuna di vedere per le 4ore di attesa, peccato, mi sarebbe piaciuto tanto, se voi avete tempo visitatelo perchè ne ho sentito parlare solo che bene e anche i video che ho visto lo confermano. (se vi interessa leggere, vi linko quest'articolo de 'Il post' in merito al padiglione con annessa fotogallery).
Una volta ingranato, ho scoperto che ogni padiglione aveva un timbro, perchè all'entrata principale davano una specie di passaporto (alla modica cifra di 5euri); così ad ogni padiglione che visitate potete mettere un timbro. L'idea è carina, ma considerato che l'ho scoperto 2 padiglioni dopo... ho tergiversato sulla mappa che avevo preso all'ingresso, fà lo stesso!
Terzo padiglione visitato: l'Oman: "Il grande padiglione rappresenta una cittadina che richiama le architetture tipiche del sultanato." Se devo essere sincera, a me personalmente non mi ha colpito per niente.
Poi è stata la volta della Slovacchia che purtroppo non siamo riusciti a visitare all'interno per via della fila, dall'esterno vi assicuro che meritava, però il tempo era quello che era. "All'interno è stata allestita una mostra d'arte contemporanea ispirata al cibo e alla cultura slovacca, con installazioni e sculture che meravigliano e divertono." "Indossando speciali occhiali a realtà virtuale si possono visitare le meraviglie del territorio slovacco, entrare in castelli incantati e volare su silenziose foreste." Il padiglione è stato costruito come luogo per "fare il pieno di energie" in tutti i sensi, infatti all'esterno è possibile ricaricare i vostri smartphone gratuitamente, tenetelo a mente perchè vi assicuro che vi ritornerà utile! Sempre all'esterno del padiglione, troverete delle cyclette che vi prepareranno un dolcissimo zucchero filato sotto i vostri occhi, mentre pedalate.
Accanto c'era il padiglione del Giappone, inavvicinabile, per visitarlo c'erano ben 6ore di attesa e crescevano sempre di più, neanche alcune persone che ci lavoravano nell'expo sono riuscite a visitarlo, pensate un pò! Se vi accontentate vi lascio il link a questo video, giusto per farvi un'idea.
Visto che per ogni padiglione c'era da fare una consistente fila, abbiamo deciso di visitare il padiglione degli Stati Uniti che era uno dei tanti che tenevamo a visitare e per il quale eravamo disposti a metterci in fila, ma l'attesa non ha soddisfatto le aspettative, è stato abbastanza deludente direi, sarà che essendo cresciuta con il mito dell'america mi aspettavo chissà cosa... anche i souvenir non erano un granchè. "La rampa d'accesso allo spazio espositivo è composta da legno recuperato dal pontile di Coney Island, andato distrutto dopo l'uragano Sandy." "E' senz'altro l'orto verticale l'aspetto che colpisce di più del padiglione degli Stati Uniti. Una grande parete divisa in pannelli motorizzati per rivolgersi sempre verso il sole."
Se vi può interessare, nei paragi il padiglione Usa ha allestito l'angolo "Food truck nation" dove potrete avere l'occasione di assaggiare i loro piatti tipici, ci avevano parlato bene di un panino con l'aragosta ma abbiamo passato, sempre per via delle interminabili code, maremma che fila che c'era!!
Lungo la strada ho trovato un bancone con una simpatica cinesina che vendeva i classici biscotti della fortuna e non potevo non prenderli. Li ho sempre voluti provare, più che altro per la frase ma non sono mai andata in un ristorante cinese, non ne ho mai avuto il coraggio così ne ho approfittato.
Un padiglione che avrei tanto voluto visitare -ma non ho visto per mancata approvazione del resto del gruppo- era il padiglione della Svizzera, molto interessante a mio avviso: "Il padiglione presenta una grande piattaforma aperta con quattro torri visibili da lontano, riempite di prodotti alimentari. I visitatori accedono alle torri attraverso gli ascensori e, una volta arrivati in cima, possono servirsi dei prodotti. Man mano che le torri si svuotano le piattaforme su cui poggiano si abbassano, modificando la struttura del padiglione." E' o non è una figata questa roba delle torri? Solo questo valeva una visita, per non parlare del ristorante e dei loro formaggi (io adoro i formaggi), mi stò ancora mangiando le mani, uffa!!
Approfittando della controra, abbiamo visitato la Spagna che aveva pochissima fila... e forse ho capito il perchè, non diceva nulla! C'erano solo video, con la stanchezza addosso che iniziava a farsi sentire non c'era la voglia di ascoltare e diciamocelo francamente, ma chi si mette ad ascoltare i video in un contesto del genere? Sul sito spiegano: "Le 20 valigie proittano altrettante proposte visive (ognuna dedicata a un alimento)." ..e poi ancora e ancora video.
Visto che abbiamo saltato il pranzo perchè c'erano da fare file chilometriche anche per prendere un semplice caffè, nel pomeriggio ci siamo fermati alla bulangerie francese. Per il padiglione che ve lo dico a fare c'era da fare la coda e, le altre persone che erano con me non erano entusiaste di visitarlo, però sempre se vi capita di andarci io ve lo consiglio, a me ispirava. Su instagram poi ho trovato questa tazza carinissima che è possibile acquistare come souvenir all'interno del padiglione, a saperlo prima ci sarei andata anche da sola. La boulangerie offriva prodotti tipici francesi ovviamente, quindi croissant, madelein (le mie preferite), croq baguette, crepes... come si vede in foto, avevo voglia di salato e ho quindi optato per la croq baguette che io ho trovato buonissima mentre il resto del gruppo mi ha praticamente maledetta, secondo loro era troppo "formaggiosa", diciamo pure però che non nutrivano molta simpatia nei riguardi dei francesi!
Una volta messo a posto lo stomaco, siamo andati a vedere il padiglione del Regno Unito che ho trovato semplice ma allo stesso tempo coinvolgente: "La visita si ispira al movimento di un'ape, a partire da un frutteto, passando per un prato fiorito fino al ritorno all'alveare, il tutto accompagnato dai rumori e dagli effetti visivi registrati da un vero alveare in Regno Unito."
Come succede ogni volta che si và in qualche posto, quando si è in tanti si finisce sempre per discutere, poichè ognuno vorrebbe fare a modo suo e il tempo è limitato... alla fine abbiamo deciso di quietare gli animi con un pò di cioccolata. Ci ha pensato il padiglione della Perugina a consolarci un pò, aveva un'allestimento bellissimo, enormi quadrati di plexiglass pieni di baci, stelline dappertutto, una parete stellata piena di post it con frasi e dediche, cioccolata in ogni angolo, alla fine un bacio perugina ci ha messi tutti d'accordo! ;)
Di fronte al padiglione della Perugina troverete i padiglioni dedicati al riso, all'interno è possibile gustare diversi menù (ovviamente a base di riso) a prezzi abbastanza economici -o almeno così ho sentito dire-
Accanto ai padiglioni del riso c'era quello del Vietnam che si aggiunge alla lunga lista dei padiglioni che avrei voluto vedere ma dopo la discussione non mi sembrava il caso di proporre una cosa che andava solo a me. "Il padiglione del Vietnam è a forma di fiore di loto e questo simbolo del paese si potrà anche degustare in diverse preparazioni del ristorante."
Come penultimo padiglione della serata, abbiamo deciso di fare un salto in Brasile, nel vero senso della parola visto che il padiglione posside una rete sospesa sulla quale ci si può divertire (scusate per le foto, ho dimenticato di fotografare la rete per intero ma se ne vede un pò nella foto sopra). "Il Brasile è tra i più grandi produttori agricoli al mondo." "Il cuore pulsante del padiglione è una rete interattiva che collega i tre piani. Camminando sulla rete sospesa, i visitatori interagiscono con l'ambiente circostante: dei sensori, infatti, rilevano i movimenti trasferendo impulsi che modificano il suono e la luce circostante." Davvero molto carino.
In ultimo, il Padiglione zero (che come i soliti bastian contrari abbiamo visitato per ultimo): "vogliamo proporre un racconto che parte dalla memoria dell'umanità, percorre le varie fasi dell'evoluzione del suo rapporto con la natura e arriva fino alle forti contraddizioni dell'alimentazione contemporanea." Il padiglione è molto intuitivo e davvero toccante, ogni sala raccontava una tappa, a me è piaciuta molto la scenografia della borsa, una sala con una schermata piena di numeri che cambiavano freneticamente e in sottofondo le urla di voci incomprensibili, che volevano sottolineare appunto la vita frenetica di adesso.
Usciti dal padiglione ci siamo affrettati per vedere lo spettacolo dell'albero della vita che mi è piaciuto un sacco, vale davvero la pena vederlo, nonostante il ritardo (cominciava alle nove) siamo riusciti a trovare un bel posto che mi ha permesso di fare foto senza persone davanti. =P
L'albero si trova vicino al padiglione Italia, che non ho dimenticato, è solo che anche lì c'erano ben 5ore di attesa, quindi con grande dispiacere non ci è stato possibile visitarlo.
Finito lo spettacolo eravamo morti, in tutti i sensi, di fame e di stanchezza, avevamo bisogno di rilassarci dopo una giornata in corsa contro il tempo. Abbiamo deciso (pacificamente, ci tengo a sottolineare) di cenare in Olanda (Paesi Bassi), l'unico stand open air. Il posto ci era già piaciuto di giorno e per questo motivo ce lo siamo tenuto per la sera. "Il padiglione Olandese si ispira a un vero e proprio luna park con una ruota panoramica." "Il padiglione è formato da una serie di food truck nei quali è possibile assaggiare i prodotti tipici olandesi. Il primo quello dei pancake a cui segue quello in cui vengono preparate le tradizionali patatine fritte (dutch fries) e le meatballs, una sorta di polpette anch'esse fritte; il tutto immerso in una atmosfera di festa, in cui le luminarie e i concertisti che si susseguono sul palco del padiglione rispecchiano perfettamente l'anima dei tipici festival olandesi. Il camioncino dei Worstenbrood, il pane con la salsiccia tipico del paese che ha dato i natali a Vincent Van Gogh, e quello della ABC (alternative burger collective), in cui viene preparato l'hamburger di alghe, sono le attrazioni principali di questa zona del padiglione insieme a quello JUST SAY CHEESE in cui sfilano tutti i più famosi formaggi olandesi. La visita al padiglione termina con lo shop, dove è possibile trovare i prodotti tipici olandesi." Noi abbiamo mangiato gli hamburger dell'ABC e sono stati buonissimi, forse un pò troppo piccantelli, ma si facevano mangiare comunque (sia il vegetariano che ho preso io, sia quello di carne), era tutto buonissimo, anche il frozen yogurt e la birra, la location anche meritava, con tutti questi furgoncini colorati e illuminati aveva davvero un'atmosfera da parco giochi. Io ho comprato anche i tipici zoccoletti olandesi da appendere nella bacheca -già strapiena di roba- che ho a casa. Secondo il mio modesto parere era il miglior padiglione "by night", di sicuro il più allegro e movimentato, il dj ha trasformato tutto in una discoteca all'aperto, la gente allegra che ballava, amici e birra, che si può volere di più?
Quando si è avvicinata l'ora della chiusura non volevamo andare via, infatti ci siamo avvicinati all'uscita moolto lentamente, non contenti ci siamo concessi anche un giro per Milano, tutta illuminata, l'arco della pace di notte è bellissimo -ma quanto mi piace girare di notte a me?!- *.*
In conclusione, doppio pollice in sù per Expo2015, nonostante le polemiche e i pareri iniziali -che mi avevano un pò scoraggiata- mi è piaciuto tanto, se avete la possibilità o se siete ancora indecisi se andare o meno, io ve lo consiglio vivamente, ne vale la pena ve lo assicuro! ;)
◆
{SF}
"la tua vita non sarà mai tua se continui a dare importanza a quello che gli altri pensano di te"
Crescendo ho capito che questa è una delle regole fondamentali per essere felici e per vivere la propria vita al meglio. L'ho provato sulla mia pelle.
Prima mi facevo condizionare dal giudizio degli altri, a volte capita ancora, ma meno di prima. Adesso al massimo posso prendermela ma continuo comunque a fare quello che la mia testa mi dice, certo a restarne indifferente ancora non ci sono riuscita, ma ci stò lavorando.
e se c'è una cosa che in questi anni ho imparato è che qualsiasi cosa tu faccia (giusta o sbagliata che sia) la gente è abituata a parlarne comunque quindi tantovale fare quello che si vuole, almeno ci guadagnate qualcosa.
"la gente" è sempre pronta a sparare giudizi, ne ha per tutti, forse credono che buttando fango sugli altri metta loro sotto una luce migliore, quando è esattamente il contrario. il loro "denigrare" dice molto più di loro che delle persone di cui parlano.
quindi, imparate a fregarvene, perchè la vita è vostra e nessuno può dirvi cosa fare se non voi stessi, lo sò che non è facile, non lo è mai, ma a piccoli passi ci si può arrivare, non fatevi schiacciare, siate più forti e lottate per la vostra felicità.
"chi và per mare naviga, chi stà a terra giudica"
Crescendo ho capito che questa è una delle regole fondamentali per essere felici e per vivere la propria vita al meglio. L'ho provato sulla mia pelle.
Prima mi facevo condizionare dal giudizio degli altri, a volte capita ancora, ma meno di prima. Adesso al massimo posso prendermela ma continuo comunque a fare quello che la mia testa mi dice, certo a restarne indifferente ancora non ci sono riuscita, ma ci stò lavorando.
e se c'è una cosa che in questi anni ho imparato è che qualsiasi cosa tu faccia (giusta o sbagliata che sia) la gente è abituata a parlarne comunque quindi tantovale fare quello che si vuole, almeno ci guadagnate qualcosa.
"la gente" è sempre pronta a sparare giudizi, ne ha per tutti, forse credono che buttando fango sugli altri metta loro sotto una luce migliore, quando è esattamente il contrario. il loro "denigrare" dice molto più di loro che delle persone di cui parlano.
quindi, imparate a fregarvene, perchè la vita è vostra e nessuno può dirvi cosa fare se non voi stessi, lo sò che non è facile, non lo è mai, ma a piccoli passi ci si può arrivare, non fatevi schiacciare, siate più forti e lottate per la vostra felicità.
"chi và per mare naviga, chi stà a terra giudica"
◆
{SF}
Iscriviti a:
Post (Atom)
Social Icons